LONDRA – La quarta sconfitta di fila tra Premier e League Cup potrebbe essere quella fatale per Francesco Guidolin. Come era già successo col Manchester City, anche col Liverpool il suo Swansea fa una bella figura, ma resta a mani vuote. A decidere il match un rigore ingenuamente concesso nel finale e trasformato da James Milner. Per i lanciatissimi Reds di Jürgen Klopp arriva il settimo risultato utile di fila (con 6 vittorie e un pareggio) e il secondo posto in classifica. I gallesi, invece, rimangono in 17ª posizione, ma potrebbero finire in zona retrocessione se domani lo Stoke City dovesse vincere sul campo del Manchester United.
CORI – Si diceva della difficile posizione di Guidolin. Fosse per il presidente Huw Jenkins, il tecnico di Castelfranco Veneto sarebbe stato esonerato da tempo, ma i nuovi proprietari americani Steve Kaplan e Jason Levien finora l’hanno stoppato. Da vedere che cosa decideranno dopo questo match. A giudicare dai cori del Liberty Stadium, i tifosi sono col manager italiano. E la prestazione offerta contro il Liverpool è stata buona assai.
ERRORI – Nel primo tempo, complice anche un Liverpool lontano parente di quello visto di recente, lo Swansea potrebbe chiudere avanti di due o tre reti. Sotto porta, però, Borja González è in giornata orrenda: lo spagnolo spreca una prima occasione al 5′, quando manda alto di testa da ottima posizione senza nessuno a marcarlo, e si ripete al 26′, mancando la porta su una punizione battuta da Gylfi Sigurdsson. In mezzo ai due errori dell’attaccante madrileno, c’è il vantaggio dei gallesi, forse in fuorigioco, di Leroy Fer. Per i Reds un dato preoccupante: è il 16° gol su calcio da fermo rimediato da quando c’è Klopp in panchina.
RIGORE – Probabilmente negli spogliatoi il tecnico tedesco fa una bella lavata di capo ai suoi. Il Liverpool rientra trasformato, va vicino al pari con l’ottimo Sadio Mané, fermato da Lukasz Fabianski dopo uno scambio con Daniel Sturridge (entrato nel primo tempo al posto dell’infortunato Adam Lallana) e pareggia dopo nemmeno dieci minuti con Roberto Firmino sugli sviluppi di una punizione battuta da Philippe Coutinho. Da quel momento, è un assedio dei Reds, che vanno vicino al 2-1 con lo stesso Coutinho e con Milner. Il vantaggio arriva però su rigore. Fallo a dir poco ingenuo di Àngel Rangel su Firmino e rigore trasformato da Milner.
QUASI PARI – Nei secondi finali lo Swansea potrebbe pareggiare, ma Mike van der Hoorn sbaglia incredibilmente a porta spalancata, permettendo al Liverpool di portare a casa i 3 punti. Un pari sarebbe più giusto, ma la giustizia oggi guardava probabilmente da un’altra parte.
MOMENTO NO – «La squadra ha giocato molto bene – dice alla fine Guidolin – contro un avversario davvero forte. Credo che un pari sarebbe stato più giusto, perché nel primo tempo abbiamo fatto meglio noi, mentre nel secondo il Liverpool c’è stato superiore. La realtà è che abbiamo bisogno di un risultato. Non è un buon momento da quel punto di vista, ma i miei hanno fatto una bella gara e hanno dato il massimo, ma questo è il nostro sport e dobbiamo guardare avanti. Le occasioni sprecate? Preferisco pensare al fatto che la squadra si è espressa bene e questa è la cosa importante per un allenatore. Il momento è difficile, ma abbiamo la possibilità di rimettere a posto la situazione».
RISCHIO – Quanto alla sua posizione, il tecnico veneto non nasconde il rischio di un esonero: «I giocatori mi hanno dato una grande risposta, ma non mi aspettavo nulla di meno perché con loro c’è un grande rapporto. Se sarò esonerato? Non lo so, non è una decisione che spetta a me. L’unica cosa cui devo pensare è preparare al meglio la prossima partita».