LONDRA – Le prospettive a medio e lungo termine sono fosche. Ma per alcuni la Brexit potrebbe essere davvero un ottimo affare. Prendiamo ad esempio Mesut Özil e Alexis Sanchez, che sono in trattative con l’Arsenal per il prolungamento del contratto. Sia il tedesco sia il cileno chiedono un a dir poco sostanzioso aumento di stipendio: rispettivamente da 140 e 130 mila a 250 mila a settimana.
SVALUTAZIONE – A rivelarlo è il “Times”, secondo cui una delle tre ragioni dietro la richiesta dei due fuoriclasse è il crollo della sterlina in seguito al refendum sull’uscita dall’Unione Europea. Quando i colloqui per il rinnovo sono cominciati un anno fa, la valuta britannica era a 1.38 sull’euro, mentre adesso è intorno a 1.13. Per questo entrambi i giocatori vogliono 70 mila sterline a settimana in più rispetto a quanto domandavano 12 mesi fa.
FATTORI – Ovviamente, la dirigenza non poteva prevedere l’esito del referendum sull’uscita dall’Unione Europea né le conseguenze che la scelta del popolo britannico avrebbe avuto sulla valuta. Un altro fattore, però, avrebbe potuto e dovuto essere considerato. È sempre sconsigliabile, infatti, sedersi al tavolo delle trattative quando un giocatore che si vuole tenere a tutti i costi ha solo un anno di contratto da rispettare e dunque può minacciare di andarsene a parametro zero.
SCADENZA – Esattamente quanto sta succedendo in questo momento con Özil e Sanchez, che sono già i due giocatori più pagati, mentre al terzo posto c’è Theo Walcott, che poverino si deve accontentare di 120 mila sterline a settimana. Sia il centrocampista tedesco sia l’attaccante cileno sono considerati pedine irrinunciabili da Arsene Wenger – che, detto di passaggio, guadagna più di tutti all’Arsenal con le sue 160 mila sterline a settimana – mentre l’allenatore francese ritiene auspicabile ma non indispensabile il rinnovo di un altro centrocampista in scadenza tra un anno come Santi Cazorla.
TITOLO – Per quanto riguarda Özil, trovare l’accordo non dovrebbe essere comunque complicatissimo. L’ex Schalke e Werder Brema, arrivato all’Arsenal dal Real Madrid nel 2013 per la cifra record di 42,5 milioni di sterline, a Londra sta come un pascià e in più quest’anno può legittimamente pensare alla conquista del titolo dopo avere vinto due FA Cup nelle tre stagioni precedenti.
CORNATE – Leggermente più complicati i negoziati con Sanchez. I rapporti tra il Niño Maravilla e Wenger non sono mai stati idilliaci e soprattutto nella scorsa stagione i due si sono spesso e volentieri presi a cornate. In questo inizio dell campagna 2016-2017 le cose vanno molto meglio, anche perché l’ex Udinese è partito titolare in ttte le partite dei Gunners tranne due, relegando Olivier Giroud al ruolo di panchinaro fisso.
RISCHIO – Altri club potrebbero presto trovarsi nella stessa situazione dell’Arsenal e per la Premier League potrebbe diventare un problema fare fronte alle richieste dei più forti. Il campionato più ricco e seguito del mondo corre così il rischio di perdere le sue stelle e con esse parte del suo appeal. E altre leghe europee, magari anche la Serie A, potrebbero approfittarne.